Al Caab, il Centro Agrolimentare di Bologna, ha aperto All’Orto mercato, un punto vendita di frutta e verdura all’insegna della sostenibilità economica, sociale e ambientale.

A farla da padrone saranno i prodotti di stagione. Ad aprile quindi sui banconi ci sarà l’asparago, la rucola, la scarola, il songino e la lattuga, le bietole da coste e da taglio, i rapanelli, le carote, i carciofi. Saranno disponibili anche agrumi e arance di varietà tardive insieme a mele, pere, kiwi e banane.

All’Orto mercato i cittadini possono acquistare ortofrutta di stagione, controllata e certificata dalla stessa Caab, a prezzi ragionevoli, italiana al 90% e il più possibile a km 0.

Il Caab è  l’unica struttura italiana a poter garantire il riconoscimento della certificazione internazionale Sgs (oltre a un database di oltre un milione di dati, per indirizzare le analisi e i controlli fitosanitari). La certificazione quindi coprirà anche tutti i prodotti di “All’Orto Mercato”.

Il punto vendita sarà aperto ogni mercoledì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 19 e il sabato mattina dalle 8 alle 13, negli spazi della nuova area mercatale di via Paolo Canali 15.

Nulla sarà sprecato. Nei 400 metri quadri sarà possibile comprare anche tutti quei prodotti che dai grossisti del Caab sarebbero dovuti andare agli esercizi commerciali al dettaglio, ma sono risultati in eccedenza. I prezzi in questo caso sono calmierati.

I “brutti ma buoni” invece, esteticamente imperfetti e difficilmente commerciabili ma di alto valore nutrizionale, saranno trasformati dalla cooperativa Eta Beta in marmellate, succhi, paté, sottoli e sottaceti oppure imbustati, proponendo combinazioni di verdure fresche pronte all’uso. Il tutto sarà predisposto nei laboratori a norma della cooperativa, poco distanti dall’area Caab.

“Un circolo virtuoso che alimenterà anche le dinamiche occupazionali, offrendo lavoro a persone in difficoltà economica e/o personale”, recita il comunicato di lancio dell’iniziativa.

Da settembre partiranno infine le consegne etiche a domicilio, attraverso il lavoro (pagato il giusto) di ciclo fattorini.

Le dichiarazioni

«Questo progetto innovativo – ha detto l’assessore all’agricoltura del Comune di Bologna Daniele Ara – si inserisce nelle politiche che l’Amministrazione vuole sviluppare sul cibo e sul rapporto tra popolazione e territorio rurale. Un punto vendita pieno di contenuti anche per la presenza di Eta Beta che lavora sul versante dell’integrazione sociale. Un primo passo che porterà a nuovi sviluppi per creare una distribuzione delle produzioni locali attraverso una logistica etica e sostenibile»

«Siamo lieti di accogliere Eta Beta nel sistema di sostenibilità avviato oltre dieci anni fa al Centro Agroalimentare di Bologna – spiega il Presidente del Caab Andrea Segrè – Un circuito di best practice che spazia dai progetti di educazione alimentare al recupero degli sprechi, dalla mobilità elettrica all’orticoltura urbana. La distribuzione tradizionale dei centri agroalimentari deve rigenerarsi attraverso una spinta innovativa legata non solo all’efficienza logistica, ma anche a presupposti di sostenibilità sociale e solidale. Della futura gestione di Eta Beta onlus apprezziamo sin d’ora, insieme allo sguardo di solidarietà sociale, anche l’attenzione al tema della prevenzione degli sprechi: un impegno storico di Caab dove il recupero dell’invenduto è prassi da quattro decenni, tanto da aver ispirato progetti come il Last Minute Market».

«Oltre a mettere a disposizione dei cittadini prodotti stagionali e a qualità controllata e certificata, considerato che a Caab vengono eseguite 100.000 analisi chimiche ogni anno, la nuova area ortofrutta si impegnerà in attività con risvolto sociale e soprattutto inizierà a sperimentare la consegna a domicilio, che sarà effettuata in maniera etica, pagando equamente i fattorini, e al tempo stesso sostenibile, perché effettuata con mezzi elettrici», racconta il Direttore Marketing e Qualità Caab, Duccio Caccioni.

I numeri del Caab

Nella Nuova Area Mercatale Caab operano oggi 17 Aziende grossiste, 5 Cooperative associate che raggruppano 290 produttori ortofrutticoli, 80 Aziende Agricole e 2 Organizzazioni di produttori per servire oltre 2 mila clienti. Una struttura che, grazie all’efficienza della sua innovativa piattaforma logistica, è diventata punto di riferimento per omologhe realtà mercatali internazionali, dalla Francia al Belgio, Brasile, Cina, Giappone, Stati Uniti.