Cibo e letteratura sono i due elementi alla base dall’originale brand Narratè, il tè narrante ideato dal milanese Adriano Giannini. Si tratta di un progetto di food design, che consiste in una tea bag contenente una miscela di tè accompagnata da un libricino la cui lettura dura esattamente il tempo di infusione. Così la startup milanese “Narrafood” ha trasformato la noiosa attesa in un elogio alla lentezza e ha riscoperto un rituale tradizionale rivisitandolo all’italiana.
A chi gli chiede come sia arrivata l’illuminazione Giannini racconta: “Una notte ero insonne e ho deciso di farmi una camomilla. Poi, mentre aspettavo i cinque minuti di infusione non sapevo che fare e mi sono messo a leggere il foglietto degli ingredienti della camomilla. È stato in quel momento che ho pensato che avrei potuto leggere, nello stesso tempo, qualcosa di più interessante” . Da lì il progetto è cresciuto fino a svilupparsi in diversi bland con abbinate diverse linee editoriali: NarraPlanet è una miscela ad hoc che racconta 7 luoghi d’arte, NarraPeople è dedicata a illustri personalità del passato (Leonardo Da Vinci, Dante Alighieri) e NarraLife indaga i grandi temi della vita. Narrafood ha pensato anche alle aziende o alle realtà del no profit che vogliono comunicare la propria mission in maniera inusuale, dedicando loro una linea interamente personalizzabile. In un’epoca caratterizzata dalla velocità e dal virtuale Narratè riesce a farci fermare e, in attesa di sorseggiare il nostro tè caldo, a concederci 5 minuti di relax e buona lettura.
Di Teresa Panzarella
Foto: dalla pagina Facebook di Narratè